Un nuovo studio ha scoperto che l’accesso ai mercati legali e regolamentati della marijuana può avere un effetto protettivo sulle persone che svapano cannabis, riducendo il rischio di danni polmonari associati a prodotti di vaping contaminati. Lo studio, pubblicato sulla rivista Plos One, è stato condotto da ricercatori della Johns Hopkins, della New York University e dell’American Heart Association e ha analizzato i tassi di vaping di marijuana, i casi di lesioni polmonari associate all’uso di sigarette elettroniche (EVALI) e le leggi sulla cannabis in 13 Stati.
Negli ultimi anni l’uso di sigarette elettroniche e prodotti per il vaping è stato collegato a una serie di gravi lesioni polmonari e decessi. Molti di questi incidenti sono stati ricondotti all’uso di prodotti contaminati o del mercato nero, portando le autorità a mettere in guardia dall’uso di questi prodotti. Tuttavia, il nuovo studio suggerisce che i mercati legali e regolamentati della marijuana potrebbero essere in grado di ridurre il rischio di tali incidenti.
I ricercatori hanno scoperto che, sebbene un maggior numero di persone abbia dichiarato di fumare marijuana negli Stati in cui è legale per uso medico o ricreativo, ciò non si è tradotto in un tasso più elevato di casi di EVALI rispetto agli Stati in cui la cannabis non è legale. Infatti, lo studio ha trovato un’associazione inversa tra la prevalenza del vaping di cannabis e il numero di casi di EVALI, il che significa che gli Stati con livelli più elevati di vaping di marijuana (che tendono a essere Stati con una qualche forma di accesso legale) avevano tassi più bassi di lesioni polmonari.
Una possibile spiegazione di questo risultato è che le persone negli Stati in cui la cannabis è legale hanno maggiori probabilità di procurarsi la cannabis da fonti legali, che sono soggette a una supervisione normativa e a misure di controllo della qualità. Ciò può contribuire a ridurre il rischio di contaminazione e a garantire che i prodotti siano sicuri per il consumo. Al contrario, le persone negli Stati dove la cannabis è proibita possono essere più propensi a procurarsi la cannabis da fonti illegali, che non sono soggette allo stesso livello di controllo normativo e possono avere maggiori probabilità di vendere prodotti contaminati.
Gli autori dello studio suggeriscono che questo potrebbe essere dovuto al fatto che le persone negli Stati in cui la cannabis è legale hanno maggiori probabilità di ottenere la cannabis da fonti legali, riducendo il rischio di contaminazione. Al contrario, le persone negli Stati in cui la cannabis è proibita potrebbero essere più propense a procurarsi la cannabis da fonti illegali, aumentando il rischio di consumare prodotti contaminati e la probabilità di sviluppare lesioni polmonari da EVALI.
Tuttavia, è importante notare che lo studio non ha trovato una relazione causale diretta tra la legalizzazione della cannabis e la riduzione del rischio di lesioni polmonari. Piuttosto, ha trovato un’associazione tra le due cose e sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno il legame tra i mercati legali della cannabis e il rischio di lesioni polmonari da vaping.
Inoltre, lo studio non ha esplorato le ragioni specifiche per cui i mercati legali della cannabis possono essere associati a un rischio ridotto di lesioni polmonari. È possibile che i mercati legali siano più propensi a offrire una più ampia varietà di prodotti, compresi quelli che hanno meno probabilità di causare lesioni, o che siano più rigorosi nei loro processi di test e di controllo della qualità, come gli shop che vendono CBD ed Erba Legale nel nostro paese.
Nonostante queste limitazioni, lo studio fornisce alcuni spunti interessanti sui potenziali effetti protettivi dei mercati legali della cannabis sul rischio di lesioni polmonari da vaping. Suggerisce che l’accesso ai mercati legali e regolamentati della marijuana può ridurre il rischio di lesioni associate ai prodotti di vaping contaminati e sottolinea l’importanza di una continua sorveglianza del vaping di cannabis e degli sforzi per scoraggiare la vendita di prodotti contaminati.