Se l’automobilista esegue una manutenzione costante e puntuale all’auto, le probabilità che questa presenti guasti e noie meccaniche scendono drasticamente. Le vetture moderne, grazie a processi di sviluppo tecnologico e industriale che negli ultimi decenni hanno subìto accelerazioni fortissime, possono vantare livelli di affidabilità elevatissimi.
I calcoli computazionali, e le simulazioni al computer in termini di aerodinamica, fluidodinamica e resistenza dei materiali, permettono agli ingegneri di testare virtualmente nuove parti e leghe innovative, prima ancora di andare in produzione.
Questo vuol dire che i costruttori non devono più investire consistenti cifre per testare empiricamente la resistenza e l’affidabilità di nuove soluzioni tecniche, risparmiando tempo oltre che denaro. Le case si possono concentrare così sulla fase di ricerca e sviluppo, per andare in produzione solo quando sono sicure che le nuove componenti sono sicure, affidabili e altamente performanti.
Sul fronte produzione, la progressiva standardizzazione di intere parti dell’auto come telai, motori, sospensioni e trasmissioni, permette ai gruppi di spalmare l’investimento iniziale su un’ampissima gamma di vetture.
Il tutto, per il cliente, vuol dire acquistare automobili sicure, efficienti, economiche rispetto al livello qualitativo raggiunto dal settore, e soprattutto estremamente affidabili. Una volta uscita dalla catena di montaggio tuttavia, l’auto avrà bisogno di cure costanti, per assicurare gli stessi livelli qualitativi e di affidabilità che può vantare da nuova.
Quando fare la manutenzione?
Fare manutenzione all’auto vuol dire, investendo cifre decisamente contenute, mantenerla sempre ai massimi livelli per tutto il suo ciclo di vita. La manutenzione programmata, conosciuta anche come tagliando, serve proprio a questo.
Il tagliando va eseguito a intervalli regolari, previsti dal costruttore e riportati sul libretto d’uso e manutenzione che accompagna il veicolo. Il rispetto assoluto di tempistiche e chilometraggi previsti dalla casa può fare la differenza tra un’auto indistruttibile e performante, e una che fatica ad avviarsi a freddo, che consuma olio e carburante in eccesso, o che presenta anomalie più o meno ricorrenti, e di diversa natura.
Mediamente il tagliando va effettuato ogni 20.000 km, ma alcuni costruttori prevedono interventi ogni 10.000 km per i modelli più performanti. Le auto con tagliando long life invece possono entrare in officina per la manutenzione programmata ogni 30.000 – 50.000 km.
Il primo tagliando in genere si effettua dopo soli 5.000 km, e consiste in un semplice rabbocco d’olio al motore, perché il rodaggio effettuato in fabbrica deve essere completato su strada, nei primissimi periodi di attività del veicolo.
Negli interventi successivi, il meccanico si prenderà cura dell’auto con una serie di controlli più approfonditi. L’olio motore verrà sostituito con del lubrificante nuovo, sempre dello stesso tipo e della stessa qualità previsti dal costruttore. Contestualmente, verrà sostituito il filtro olio motore perché ormai intasato dalle impurità raccolte durante la marcia.
Stessa sorte per il filtro dell’aria, che serve per evitare al motore di aspirare pulviscolo e polveri potenzialmente dannose per gli organi meccanici interni. Alcune auto sportive sono dotate di filtro a pannello, che non va sostituito. Per questi modelli è sufficiente una pulizia approfondita.
In sede di tagliando, o comunque a intervalli regolari di un anno, verrà sostituito il filtro antipolline che protegge l’abitacolo e i suoi occupanti dagli agenti inquinanti esterni. Contestualmente viene controllato il livello del gas refrigerante che fa funzionare l’impianto di climatizzazione.
Quanto sopra vale per auto a benzina, diesel, e per la maggior parte delle mild hybrid. Per le auto elettriche la manutenzione periodica segue iter differenti, perché presentano un’impostazione meccanica del tutto diversa, rispetto alle auto tradizionali.