L’asseverazione consiste nel giuramento di una traduzione effettuata su un documento da parte di un’esperto, ed è richiesta ogni qualvolta si rende necessaria una attestazione ufficiale da parte del traduttore in ordine alla corrispondenza del contenuto tradotto a quanto scritto nel testo originale. Con la firma di un verbale di giuramento, in pratica, il traduttore si prende la responsabilità in ordine a quanto tradotto, ecco perché tale procedura viene comunemente denominata anche “traduzione giurata”. La traduzione asseverata viene dunque effettuata da professionisti traduttori che offrono un servizio in tal senso, in relazione ad esempio a delle traduzioni asseverate svedese – italiano, come i servizi proposti (vedi qui) da un professionista traduttore dallo svedese all’italiano come Pierangelo Sassi. Vediamo ulteriori dettagli sull’argomento.
Cosa sono le traduzioni asseverate?
La traduzione asseverata consiste nella traduzione di un documento avente valore legale, il cui contenuto deve essere utilizzato in un contesto legale. Si tratta in pratica di traduzioni che mantengono lo stesso valore che detiene il documento legale non tradotto. L’asseverazione effettuata, ad esempio la traduzione da svedese a italiano, serve per garantire l’assoluta conformità intercorrente tra testo originale e testo tradotto, in modo tale che quest’ultimo mantenga la stessa validità legale del documento originario non tradotto.
Ci sono dei casi in cui le asseverazioni sono obbligatorie, e ciò avviene soprattutto quando la traduzione deve essere usata per fini amministrativi, governativi o giudiziari. Solitamente vengono infatti asseverati documenti come i titoli di studio, la patente di guida nell’ipotesi di cittadini extraeuropei, i libretti di circolazione delle auto, i documenti relativi al matrimonio e al divorzio, i certificati di nascita e gli atti necessari per la richiesta della cittadinanza, compresa qualunque tipologia di documento giudiziario.
Per l’effettuazione delle traduzioni asseverate, ad esempio tramite un traduttore svedese – italiano, non esistono regole standard, perché le procedure e il protocollo cambiano in relazione al luogo in cui la traduzione viene asseverata. A prescindere dalle modalità in cui la traduzione viene asseverata, la sua validità sarà sempre confermata e acquisterà valore mondiale. Ciò significa, ad esempio, che la traduzione svedese – italiano effettuata dal professionista, ha sempre e comunque una validità mondiale a prescindere dal modo utilizzato per l’asseverazione.
La procedura italiana di asseverazione
Nello Stato italiano, la traduzione di un documento può essere asseverata soltanto tramite tre modalità, ognuna delle quali riguarda e coinvolge situazioni diverse: in particolare il tribunale, il giudice di pace e il notaio. La procedura di asseverazione dei documenti è piuttosto semplice: il traduttore, ovvero colui che effettua la traduzione, si reca personalmente in uno dei tre uffici suddetti, e una volta lì presente effettua il giuramento sul documento tradotto (ovvero giura di aver tradotto il contenuto in modo assegnatogli in modo preciso, senza alcuna alterazione rispetto a quanto scritto nel documento stesso).
Successivamente il traduttore, ma anche l’Autorità preposta, procederanno alla firma del verbale in modo congiunto: documento che testimonia l’avvenuto giuramento e che, alla fine, viene allegato sia al testo tradotto che al testo originale. L’opposizione della firma sul verbale, ovvero la sua sottoscrizione, comporta l’assunzione della responsabilità penale e civile da parte del traduttore. L’intestatario del documento originale, su cui viene effettuata la traduzione, non necessariamente deve essere presente. Quella appena vista è la procedura utilizzata in Italia, mentre in altri Stati viene usato un iter diverso.
La traduzione “legalizzata”
Oltre alla “semplice” asseverazione, esiste uno step successivo a questa consistente nell’attestazione legale da parte dell’Autorità che ha sottoscritto il documento tradotto, si tratta della c.d traduzione legalizzata. Quest’ultima non è altro che un’ulteriore convalida della firma effettuata dall’Autorità preposta, attestante la provenienza dei documenti e la qualifica di chi vi ha opposto la relativa firma. Il servizio di “traduzione legalizzata” nello Stato italiano viene effettuata dalla Prefettura o dalla Procura della Repubblica, in base alla tipologia di documenti tradotti.